29 ottobre 2022

POLIZZA RCO: COSA COPRE E COSA FARE IN CASO DI SINISTRO

Prima di approfondire il titolo mi sembra opportuno approfondire il significato di polizza RCO, il significato RCT ed in cosa differiscono e quindi cosa copre la polizza RCT/RCO.

Polizza RCT / RCO: significato

Risposta: La polizza RCT/RCO, come si sarà capito, è una polizza di responsabilità civile e che copre i rischi di un’attività con dipendenti.

La sezione RCT di questa polizza copre i danni provocati a terzi nello svolgimento dell’attività aziendale.

L’acronimo RCT, sta ad indicare – Responsabilità civile verso i terzi.

L’argomento lo abbiamo già approfondito in un nostro precedente articolo che puoi trovare qui.

Pertanto se vuoi approfondire il tema lo puoi fare leggendo questo post.

 

Dopodiché sempre questa polizza ha una seconda sezione denominata RCO.

L’acronimo RCO sta per Responsabilità civile verso gli operai.

Ad un occhio attento subito appaiono delle anomalie e quindi sorgono spontanei alcuni quesiti, quali per esempio:

Polizza RCT / RCO: cosa copre?

Domanda: ma se l’acronimo RCO sta per Responsabilità civile verso gli operai, vuol dire che copre solo per responsabilità che il datore di lavoro dovesse avere verso gli operai?

Risposta: in realtà non è così, è retaggio che ci portiamo dietro da molti anni, da quando l’assicurazione sugli infortuni sul lavoro, meglio conosciuto come Inail riguardava principalmente chi svolgeva attività manuali e quindi coloro che erano inquadrati come operai. Altro quesito, che tratteremo più avanti, che sorge spontaneo chiedersi, è cosa c’entrano gli infortuni sul lavoro e l’Inail con una polizza di responsabilità civile aziendale?

L’altra domanda che sorge spontaneo porsi tornando all’acronimo RCO è:

Domanda: ma gli operai non sono terzi rispetto al loro datore di lavoro?

Risposta: certamente sì.

Domanda: ma allora perché non rientrano nella sezione RCT? Perché è stato necessario creare una sezione RCO?

Risposta: perché gli operai, oggi definiti prestatori di lavoro (vedremo poi cosa significa) dalla maggioranza delle polizze, sono terzi solo al verificarsi di determinati e specifici eventi.

Domanda: sai quali sono questi eventi?

Risposta: solo quegli eventi che provocano danni fisici, meglio conosciuti come infortuni sul lavoro.

Domanda: ma quindi i danni alle cose dei dipendenti che si danneggiano mentre costoro stanno lavorando non sono coperte dalla polizza RCT/RCO?

Risposta: normalmente no, nonostante i dipendenti di un’azienda siano da considerarsi terzi ai sensi del codice civile.

Domanda: Lo sai perché accade tutto ciò nelle polizza RCT/RCO?

Risposta: Banalmente perché nella sezione RCT di queste polizze chi svolge l’attività assicurata in polizza non è considerato terzo, quindi è escluso dalla sezione RCT.

Nello sviluppo del ragionamento abbiamo lasciato in sospeso un paio di quesiti / spiegazioni.

I quesiti sono:

Domanda: cosa c’entrano gli infortuni sul lavoro e l’Inail con una polizza responsabilità civile aziendale?

Domanda: ma l’acronimo INAIL non sta per Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro?

Domanda: ma quindi in caso di infortunio sul lavoro non è l’INAIL a pagare l’infortunato o i suoi eredi casomai l’infortunato dovesse defungere?

Risposta: forse ci dimentichiamo di essere in Italia dove, nonostante le aziende paghino i contributi all’INAIL per contribuire agli infortuni che dovessero accadere lavorando anche ai propri dipendenti, …………….. tenetevi forte ………. l’INAIL paga il lavoratore infortunato con animo di rivalsa nei confronti del responsabile dell’infortunio, poco importa se costui è il datore di lavoro che ha già pagato i contributi che gli spettano e che servono per indennizzare il dipendente infortunato… un qualcosa di abnorme.

La spiegazione lasciata in sospeso riguarda l’evoluzione della parola operai dell’acronimo RCO alla parola prestatore di lavoro, piuttosto che prestatore d’opera, piuttosto che addetto, sempre fermo l’acronimo RCO.

Domanda: ma quindi questa evoluzione della parola operai, quali altri impatti ha avuto sulla polizza RCT/RCO?

Risposta: si è reso necessario ridefinire che siano i prestatori d’opera, che con tutte le evoluzioni che hanno avuto le figure del mondo del lavoro sono andate a ricomprendere tanti altri soggetti.

ATTENZIONE: perché non sempre le figure che prestano la propria opera all’interno di un’attività rientrano perfettamente nella definizione di polizza di prestatore di lavoro, di prestatore d’opera o di addetto, quindi non sono assicurati dalla polizza RCO.

ATTENZIONE: perché non assicurati nemmeno dalla RCT

Domanda: ti ricordi perché?

Risposta: perché nella sezione RCT, chi svolge l’attività assicurata in polizza non è considerato terzo, quindi è escluso dalla sezione RCT.

Quindi presta grandissima attenzione perché chi svolge l’attività presso la tua azienda rientri nel novero di coloro che la tua polizza assicura, perché diversamente, se ti capita un infortunio sul lavoro, potresti essere scoperto ed allora la situazione per la tua azienda potrebbe farsi molto delicata.

Se non sei certo della tua polizza di responsabilità civile, su questo punto, che non è proprio una banalità, ci puoi contattare senza nessun tipo di impegno per te.

Saremo ben lieti di darti un supporto.

Rivalsa INAIL e infortunio sul lavoro

Così come accennato in precedenza, benchè l’INAIL sia l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, in tutti i casi in cui un lavoratore si fà male, o mentre svolge il proprio lavoro, o “in itinere“ (quindi mentre sta andando da casa verso il proprio posto di lavoro e/o viceversa, argomento che tratterò in altro articolo), ed esiste una responsabilità di un terzo nell’evento di causazione dell’infortunio, l’INAIL paga con animo di rivalsa.

Sul punto è utile ricordare che le polizze infortuni che assicurano i medesimi rischi al verificarsi di uguali fattispecie pagano e non si rivalgono verso il soggetto responsabile.

Domanda: ma quindi qualora ci dovesse essere un infortunio sul lavoro e l’INAIL dovesse agire in rivalsa (fatti 100 i casi di infortunio sul lavoro in 99,9 casi viene fatta rivalsa) verso il datore di lavoro chi paga?

Risposta: come primo step preme ricordare che il datore di lavoro è responsabile di default (ormai esiste giurisprudenza consolidata in tal senso) quindi è il datore di lavoro che deve pagare sempre e comunque.

Domanda: esiste una possibilità per cui invece del datore di lavoro ci sia un altro soggetto che possa pagare per suo conto?

Risposta: certamente sì ed è l’assicuratore che ha emesso la polizza RCO.

Ricordo solo che in caso di infortunio sul lavoro il datore di lavoro non solo subisce la rivalsa INAIL ma potrebbe subire anche altre richieste di indennizzo da parte dell’infortunato.

Tratterò questo argomento in altro post.

 

Polizza RCO: cosa fare in caso di sinistro

Prima di entrare nel vivo delle argomentazioni ritengo utile chiarire quando si può parlare di sinistro per una polizza RCO.

Trattandosi di polizza di responsabilità civile si è in presenza di sinistro quando un soggetto:

  • fa una richiesta danni;
  • mette in mora il responsabile.

Nel caso della polizza RCO non è sempre così.

Domanda: lo sai perché?

Risposta: banalmente perché come tutti sanno quando una persona subisce delle lesioni che superano i 40 gg di prognosi, in automatico scatta il procedimento penale di ufficio.

Domanda: quindi?

Risposta: se ciò dovesse accadere è meglio controllare la tua polizza RCO perchè potrebbe prevedere un obbligo di denuncia anche al verificarsi di questi casi e quindi anche questa fattispecie concretizzerebbe la fattispecie sinistro per la polizza RCO.

A questo punto, poiché siamo in presenza di una polizza RCO, quindi di responsabilità civile per cui la compagnia di assicurazione mette a disposizione il proprio patrimonio invece di quello dell’imprenditore responsabile dell’infortunio, avoca a sé la gestione del danno e di eventuali vertenze e procedimenti legati all’infortunio sul lavoro.

Domanda: siamo sicuri che accada ciò proprio per tutte le vertenze e per tutti i procedimenti legati all’infortunio sul lavoro?

Risposta: la risposta è purtroppo no. Perché il buco più importante potrebbe riguardare proprio il procedimento penale per cui la compagnia di assicurazione che assicura il rischio RCO si può inserire nel procedimento, ma il suo spirito è ben diverso da quello dell’imprenditore che eventualmente viene rinviato a giudizio. Infatti per quest’ultimo lo spirito è quello di evitare di essere condannato, per la compagnia di assicurazione è quello di limitare “i danni“ in termini di risarcimento.

Domanda: ma quindi in presenza di procedimento penale, il “povero imprenditore“ inquisito, e magari anche rinviato a giudizio, cosa deve fare per tutelarsi al meglio visto che l’eventuale avvocato penalista nominato della compagnia di assicurazione potrebbe non tutelarlo al meglio causa i diversi interessi che li animano ?

Risposta: molto banalmente nominarsi un proprio avvocato e pagarselo.

Polizza RCO: è obbligatoria?

La sintesi di questa news è che al verificarsi di un infortunio sul lavoro si innescano tutta una serie di situazioni illogiche e contradittorie a fronte delle quali il suggerimento è di avere una polizza RCO con massimali adeguati, attenzione che i risarcimenti possono con facilità essere milionari, quindi attenzione ai massimali bassi di polizza, tenerli sempre adeguatamente aggiornati, e per il caso della nomina di un proprio avvocato penalista, per vedersi indennizzati gli onorari di quest’ultimo, male non sarebbe valutare una polizza tutela legale.

Da ultimo, ma per questo non meno importante, tutta la fase di istruttoria del sinistro sulla polizza Rco, sia per l’eventuale rivalsa Inail che eventuali richieste di risarcimento dell’infortunato, male non sarebbe se venisse affidata ad un soggetto esperto che potrebbe essere assolutamente utile per la visione d’assieme della problematica, che come si è potuto capire non è assolutamente banale.

È inutile dirlo che ci candidiamo per assisterti un po’ in tutte le problematiche che ho fatto emergere, casomai avessi un problema di questo tipo.

Ci puoi contattare senza impegno, certo del fatto che troverai esperienza e professionalità, che avrai sicuramente percepito leggendo questo articolo. Infatti è proprio grazie all’esperienza che abbiamo maturato in anni, sia nella corretta strutturazione delle polizze RCO, ma soprattutto nella gestione degli infortuni sul lavoro che hanno visto impegnate queste polizze, che abbiamo la certezza di poterti essere utile allo scopo.

Pensaci, se lo ritieni:

Contattaci!!!!!! Saremo a tua completa disposizione

 

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