5 ottobre 2021

FURTO CAVI DI RAME DELL’IMPIANTO ELETTRICO: CHE POLIZZA PAGA?

Ti sei mai chiesto che polizza paga in caso di furto di cavi di rame dell’impianto elettrico? Noi vogliamo aiutarti a capirlo.

Ma prima di tutto partiamo dal presupposto che i casi più diffusi sono:

  1. i furti cavi di rame dagli impianti elettrici di capannoni vuoti e/o dimenticati dai loro proprietari;
  2. i furti di cavi di rame ed altro di valore presso cantieri industriali e civili.

Partirei analizzando il caso a).

Furto di cavi di rame dagli impianti elettrici di capannoni vuoti.

Si è portati a pensare che il verificarsi di questi eventi sia piuttosto raro, in realtà non è così, non foss’altro che stiamo venendo da anni di crisi strisciante che ha comportato:

  • una fortissima deindustrializzazione;
  • un’altrettanta corposa delocalizzazione;
  • una diffusa contrazione di attività economiche non più strategiche ed attuali rispetto al mondo che cambia.

Tutto questo ha determinato che sul mercato immobiliare vi sia un’enormità di immobili vuoti da locare il cui proprietario spesso è il vecchio imprenditore che ha chiuso e che come importante asset che gli è rimasto è l’immobile che vorrebbe vendere e/o locare a terzi.

In questo scenario apocalittico, ulteriormente aggravato dalla crisi sanitaria, possono anche passare anni prima che ci possa essere il classico incrocio tra domanda ed offerta di questi immobili proprio per la concomitanza di tutti gli elementi poc’anzi citati, tipici di una fase di recessione economica. Pur tuttavia, per motivi diversi, questi immobili a qualcun altro interessano parecchio ………….

Domanda: ma a chi interessano?

Non si tratta di investitori, non si tratta di imprenditori, ma bensì di malfattori che ben sanno che all’interno di un capannone artigianale – industriale vuoto possono trovare km di cavi di rame da sfilare in tutta tranquillità perché spesso e volentieri questi capannoni non vengono visitati né dai legittimi proprietari né da persone di fiducia di costoro.

Domanda: ma perché tanta preoccupazione visto che sicuramente il proprietario ha assicurato il capannone contro tutti gli eventi che potrebbero capitare, quindi una bellissima polizza all risks?

Ma quindi in questi casi è sufficiente aver stipulato una bellissima e completissima polizza al risks?

Risposta: assolutamente no.

Domanda: ma perché?

Risposta: prima di rispondere vorrei fare qualche passo indietro ipotizzando nello specifico come potrebbe essere stata stipulata la polizza.

Immagino che la polizza, trattandosi di fabbricato industriale / artigianale vuoto ed inoccupato assicuri principalmente il fabbricato contro tutti gli eventi immaginabili ………….

Domanda: ma quindi anche contro il rischio furto?

Risposta: tendenzialmente direi di no, perché il comune ragionamento (corretto) è ……….. “tanto l’immobile non può essere rubato !!!!!!!!!!“

Ragionamento in apparenza giustissimo, se approfondito, però, risulta essere sbagliato perché dell’immobile fanno parte anche gli impianti, che invece possono essere rubati e nel caso specifico i cavi di rame dell’impianto elettrico.

Domanda: quindi come si può sanare questa anomalia?

Risposta: innanzitutto è necessario pattuire con l’assicuratore se gli impianti al servizio del fabbricato rientrino nella definizione di “fabbricato“ oppure nella definizione “contenuto“.

In questo caso è preferibile che rientrino nella definizione di contenuto dopodichè è da richiedere all’assicuratore di inserire la garanzia furto.

L’ulteriore avvertenza che bisogna avere in questi casi è quella di verificare la clausola di disabitazione della garanzia furto come è scritta onde evitare che nonostante una corretta impostazione della polizza possa, dalla compagnia essere invocata questa clausola per non pagare l’eventuale danno subito.

A questo punto a molti potrebbe sorgere spontaneo un quesito ed esattamente:

Domanda: perché un evento di questo tipo non potrebbe rientrare nella garanzia atti dolosi?

Risposta: domanda legittima. A mio parere parte del danno potrebbe rientrare negli atti dolosi limitatamente alla parte di danno perpetrato per realizzare il furto non anche il controvalore dei cavi di rame mancanti perché trafugati.

Cavi di rame rubati: un caso reale

Luogo di accadimento: provincia di Milano;

Stato dell’attività coinvolta nel furto:

  • chiusa da poco perché non più redditizia.
  • Assenza di custodia continuativa, visite del proprietario saltuarie;

Danni provocati dai ladri:

  1. svariati danni al contenuto dell’attività commerciale da poco chiusa in attesa di essere venduto al miglior offerente;
  2. asportazione di cavi di rame dell’impianto elettrico;
  3. asportazione di quadri elettrici di recente fornitura;
  4. asportazione di impianti di raffrescamento e di riscaldamento di recente fornitura;

Danno stimato dall’assicurato: circa € 230.000,00;

Danno diretto da furto: circa € 150.000,00;

Danno diretto da atto vandalico: circa € 50.000,00;

Spese sostenute per demolire i residuati del sinistro: la differenza, quindi circa € 30.000,00.

Quantificazione complessiva del danno da parte del perito:

  1. danno diretto da furto: circa € 120.000,00;
  2. danno diretto da atto vandalico: circa € 30.000,00;
  3. spese sostenute per demolire i residuati del sinistro: la differenza, quindi circa € 30.000,00.

Liquidazione da parte della compagnia di assicurazione: al momento zero, in quanto invoca la clausola della disabitazione nonostante abbia preso atto con apposita appendice da noi richiesta , che si trattava di capannone vuoto ed inoccupato.

L’assicurato assistito da parere legale ha deciso di agire contro la compagnia che con buonissima probabilità risulterà soccombente.

Nota Bene: nessuna obiezione è stata fatta in merito al furto dei cavi di rame e delle parti di impianti al servizio del fabbricato.

Domanda: vuoi sapere il perchè?

Risposta: semplice, quando è stata fatta emettere dalla compagnia di assicurazione l’appendice per cui si prendeva atto che il capannone fosse vuoto ed inoccupato, abbiamo verificato che gli impianti al servizio del fabbricato rientrassero nel contenuto che era assicurato anche per il furto e che trattandosi di polizza a convenzione, perché assicurava svariate sedi, prevedeva massimali elevati per singola sede. Variazione che era stata fatta proprio per i capannoni vuoti ed inoccupati, posto che, di base, gli impianti al servizio del fabbricato rientrano nella definizione fabbricato.

Riflessioni che emergono da questo case history: quando si assicurano degli immobili vuoti male non si fà se vengono fatte delle riflessioni relativamente al caso furto in particolare per cercare di coprire al meglio eventi descritti in questo case history.

Sei proprietario di immobili vuoti ed inoccupati e vuoi sapere come sono fatte le tue polizze rispetto a questo rischio? Contattaci!!!!!!

P.S.: Tratteremo il caso B) quindi: - i furti di cavi di rame ed altro di valore presso cantieri industriali e civili…….. ; con altra specifica news in futuro.

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